La Cantina Il Passo prende il nome dal primo terreno che si incontra per raggiungerla: un oliveto soprannominato “Il Passo”, situato al bivio sulla storica Appia Antica, e considerato dalla famiglia Grimolizzi il luogo di partenza dal quale si estende tutta l’azienda verso la collina.
Il nome del vino “Alberi in piano” prende spunto dalle origini, quando il fondatore Francesco Grimolizzi acquista la masseria che è tuttora soprannominata “Contrada Alberi in piano”.
L’azienda il Passo nasce alla fine dell’800 da Francesco Grimolizzi.
Nel 2012 l’azienda inizia la sua attività enologica in una cantina unica nel suo genere: interamente scavata in una grotta di roccia vulcanica. Questa decisione nasce dall’idea di non voler vendere il prodotto ricavato dalla vigna, ma di trasformarlo.
Da qui nasce la mission di portare avanti e sempre più in alto il marchio Made in Italy invidiato in tutto il mondo.
Fondamentale è la scoperta, o per meglio dire, la riscoperta della genuinità e l’importanza, in un’era così altamente influenzata dalla globalizzazione, di riportare alla luce la tradizione di aziende che hanno vissuto e fatto la storia d’Italia.
Non è un caso che la scelta del prodotto sia ricaduta su un’unica linea di vino: L ’Aglianico del Vulture.
Una decisione coraggiosa ripagata negli anni dai numerosi premi e riconoscimenti che rendono oggi Alberi in Piano uno tra i migliori vini al mondo.
Cantina il Passo si trova a Barile, proprio al centro del paese. Entrando nella Corte della Cantina il visitatore si trova subito in un luogo accogliente, dove durante il periodo estivo si organizzano degustazioni-eventi.
“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità”, ha detto Pablo Picasso e Cantina il Passo promuove ogni forma d’arte: spettacoli di danza, teatro, magia, ma anche esposizioni di foto artistiche o lavori presepiali di giovani artisti lucani.
Nella Cantina di accoglienza si vede una foto del “Sarcofago di Rapolla”, ritrovato a fine ottocento nei terreni di proprietà dell’azienda, che si trovano sul percorso dell’Appia Antica. In epoca romana trasportavano questo Sarcofago verso Roma per seppellire una nobildonna romana, ordinato da suo marito in Anatolia (attuale Turchia), ma il convoglio fu attaccato e poiché pesa più di 7 tonnellate fecero un buco alla base del Sarcofago pensando di trovarlo pieno di oro e gioielli, ma non trovando nulla rimase abbandonato per secoli in Contrada “Alberi in Piano”…e da qui che prende il nome l’unico vino prodotto da Cantina il Passo.
Oggi il Sarcofago si trova nel Castello di Melfi.
Nella Cantina di lavorazione scavata nel monte Vulture vi sono alcuni archi dove si vede la pietra lavica illuminati da piccoli faretti posti nel pavimento.
Nell’ultima parte, vi è la Cantina che risale al 1300, dove si respira storia e cultura lucana.
Il “Palmento” è una costruzione in pietra composta da 2 vasche piccole dove veniva versata l’uva al momento della vendemmia. Vicino vi sono 2 vasche molto più grandi e profonde dove si mettevano delle persone che pigiavano l’uva con i piedi, man mano che la versavano dalle vaschepiccole. Il vino passava attraverso dei fori alla base, in un’altra vasca posta più in basso per poi essere preso e conservato nelle botti.
In quest’ultima vasca si trova una croce a bassorilievo e alcune fonti dicono che rappresenti il ringraziamento al Signore che si concludeva beneun anno di lavoro in vigna e in cantina.
Cantina il Passo ha anche una sala di degustazione con camino dove si può degustare “Alberi in Piano”, ma anche piatti tipici lucani.
Alberi in Piano 2017
Aglianico del Vulture
La vendemmia avviene a fine ottobre; rigorosamente manuale.
Classica vinificazione in rosso; raccolta manuale in cassette di plastica. Le uve vengono selezionate manualmente e trasportate subito in cantina, i grappoli vengono pigiadiraspati dolcemente. Il mosto con le bucce viene portato in fermentini di acciaio, la fermentazione dura circa 15 gg a temperatura costante, circa 28°. Durante l’intera fase di fermentazione vengono eseguiti 3 rimontaggi giornalieri. Al termine della fermentazione, grazie alla pressatura, il vino, previo controllo analitico viene travasato in tini di legno di rovere di slavonia dove riposerà per circa 2 mesi. Successivamente verrà messo in tonneaux di legno di lanier dove svolgerà la fermentazione malolattica ed un successivo affinamento per circa 18 mesi. Successivamente si procede alle operazioni di lavorazioni di pre-imbottigliamento.
Caratteristiche:
Colore rosso rubino, impatto olfattivo tipicamente minerale, vulcanico seguito da profumi di piccola frutta di rovo, bacche di ginepro, spezie dolci e sensazioni tostate. Equilibrato all’assaggio con freschezza e tannini intensi ma vellutati. Forte la sapidità che guida il lungo finale ricco di note fruttate e minerali.
Abbinamento: carni bianche, carni rosse e selvaggina. Ottimo con uova e formaggi stagionati.