Le “Collectors Nights” sono promosse da dieci gallerie d’eccellenza nel panorama italiano – Accesso Galleria, Barbara Paci galleria d’arte, Deodato Arte, Galleria Giovanni Bonelli, Galleria Poggiali, Galleria Susanna Orlando, Laura Tartarelli Contemporary Art, MARCOROSSI artecontemporanea, Secci Gallery, The Project Space – unite per offrire a collezionisti, appassionati d’arte e operatori di settore un’ampia panoramica sulle ricerche del presente, attraverso opere selezionate di autori italiani ed internazionali, grandi fotografi, e giovani artisti in dialogo con maestri storicizzati.
Artimino Wines è stato main sponsor dell’evento, durante il quale collezionisti e visitatori, muniti della mappa del circuito, hanno potuto percorre le strade della città, visitando le dieci esposizioni, espressione dei singoli percorsi di ricerca.
La Tenuta di Artimino si trova in una collina al centro della Toscana in una posizione strategica: dall’alto la vista spazia da Prato fino a Firenze! La splendida villa medicea fu costruita per volere del granduca Ferdinando I come casino di caccia, non troppo lontano da Firenze, di modo che il granduca dall’alto, potesse vedere la sua città. Dal 1596 la storia di Artimino è legata indissolubilmente a quello della famiglia Medici. Soprattutto da quando un altro granduca Cosimo III definì con un bando ufficiale le prime zone di produzione vinicola della storia. Tra cui veniva per l’appunto nominata quella del Carmignano.
La tenuta è passata dai Medici ai Lorena e poi ad altri proprietari fino ad arrivare agli attuali: la famiglia Olmo, industriali lombardi che posseggono la tenuta da fine anni 80. Da allora Artimino è rinato a nuova vita: sono stati fatti interventi per migliorare la produzione, impianti di nuove vigne, restyling delle etichette. La villa medicea che è il cuore della tenuta viene sfruttata per meeting, convegni, matrimoni. La parte dedicata all’hospitality si estende fin all’antico borgo come un vero e proprio albergo diffuso.
La Tenuta di Artimino gestisce 80 ettari di vigneti, 100 ettari di uliveti e 5000mq di orto che regala eccellenti materie prime per il ristorante della Tenuta, che comprende Villa Medicea La Ferdinanda (dal 2013 patrimonio UNESCO), una struttura ricettiva gestita dal gruppo Melià, e il bosco dove Ferdinando I de’ Medici era solito andare a caccia. La villa fu costruita su disegno di Bernardo Buontalenti e racchiude meravigliosi affreschi dei pittori tardo rinascimentali Domenico Cresti e Bernardino Poccetti. Il timone della squadra di enologi è oggi affidato a Riccardo Cotarella, creando grande attesa e trepidazione per le nuove annate.
La gamma dei vini è ampia, le vigne si estendono tanto nella zona del Chianti Montalbano che in quella del Chianti Carmignano. Tra i vini più caratteristici sicuramente c’è il Barco Reale Vin Ruspo, un rosato tradizionale che veniva “ruspato” cioè rubato dai contadini. Sempre della linea Barco Reale fa parte il rosso Ser Biagio un vino piacevole, non troppo complesso e adatto a svariati abbinamenti.
Ma i vini principali sono le due Docg Chianti Carmignano: il Poggilarca e il Grumarello. Entrambi blend di sangiovese, cabernet e sauvignon che invecchiano in barrique e tonneau. I bouquet sono ricchi, importanti: si possono riconoscere tutte le note caratteristiche dei grandi vini di questa denominazione.
Da non dimenticare il grande passito, l’Occhio di Pernice, vinsanto di Carmignano doc. Le uve vengono raccolte a mano e lasciate appassire sui graticci per 4 mesi, dopo la pigiatura il mosto riposa in caratelli da 50 litri per almeno 4 anni. Il vino è profumatissimo, con note di frutta candita e mandorla. Al palato risulta avvolgente, con una dolcezza non invadente anche perchè ben mitigata da una nota acida.
Dal 2022 la parte agronomica ed enologica dell’azienda sono condotte da Riccardo Cotarella.
I vini in degustazione a Pietrasanta in tutte le gallerie aderenti alla Collectors Night erano:
Vin Ruspo 2022 Barco Reale di Carmignano Rosato Doc a base di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot
Di colorerosa cerasuolo, all’olfatto presenta note floreali di biancospino e rosa e sentori fruttati di ciliegia e melograno. Al palato è fresco, di grande piacevolezza e mineralità.
Artumes 2022 Bianco Toscana Igt è a base di Trebbiano e Petit Manseng.
Di colore giallo paglierino con riflessi tendenti al verde, al naso si notano fiori bianchi, mela e frutta esotica. Al palato presenta luna spiccata mineralità e una vivace freschezza dovuta ad una acidità molto ben bilanciata.