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Tinazzi al Salone del Mobile: l’azienda è wine partner di Eco Contract + Eco Design

Tinazzi entra per la prima volta in una delle fiere più rappresentative del Made in Italy. L’azienda porta al Salone del Mobile i fiori all’occhiello della propria produzione come wine partner di Eco Contract + Eco Design, una delle principali realtà presenti alla manifestazione.  I vini di Tinazzi accompagnano non solo l’evento principale, ma anche il fuori-salone: la T del marchio partecipa in particolare all’Energy party di Eco Contract + Eco Design che si tiene nell’elegante Palazzo Bocconi, in corso Venezia.

Un appuntamento che va in scena sabato 22 aprile, su invito: in programma musica, divertimento e brindisi con i prodotti di Tinazzi. Per l’occasione l’azienda proporrà calici della sua linea di vini bio, rossi e bianchi, tutti IGP, ad indicazione geografica tipica: i veneti Tordina Garganega e Pitaro Corvina, e i pugliesi Furese Malvasia Bianca e Calaripa Rosso Puglia, e il Prosecco Lùn.

Le stesse bottiglie saranno stappate in fiera, per accogliere i visitatori con una delle eccellenze vinicole italiane.  “La partnership con Eco Contract + Eco Design nasce da una comune visione, da una base valoriale solida e condivisa” spiega Giorgio Tinazzi, il titolare di Cantine Tinazzi. “Al centro troviamo un approccio fondato sul concetto di responsabilità verso il territorio e le persone. Eco Contract + Eco Design abbina all’innovazione tecnologica la ricerca di materiali e processi industriali a minore impatto ambientale: due aspetti che considera indivisibili. Anche noi, in un settore completamente differente, quello vitivinicolo, ci impegniamo a tradurre la sostenibilità, concetto alto e importante, in buone pratiche che promuoviamo lungo tutta la filiera. Ad esempio, utilizzando lo strumento del bilancio di sostenibilità, che abbiamo realizzato per il secondo anno”. 


TINAZZI 
I Tinazzi, nell’antica tradizione veronese, erano recipienti simili a botti dove si metteva l’uva pigiata a fermentare: una famiglia legata al vino persino nell’origine del nome. Non può che cominciare con questo curioso aneddoto la storia di Tinazzi, che inizia alla fine degli anni Sessanta a Cavaion Veronese (VR), grazie all’impegno e alla passione di Eugenio Tinazzi. Gian Andrea Tinazzi, figlio del fondatore, all’epoca ancora diciottenne, segue subito il padre nella conduzione dell’impresa e allarga progressivamente gli orizzonti dell’azienda sia in termini di produzione che di mercati. Animato da uno spirito vivace, intraprendente e proattivo, trasforma negli anni l’azienda di famiglia da una realtà locale, che vende vini veneti DOC a piccole realtà del lago di Garda, all’attuale importante Gruppo esteso tra Veneto e Puglia, regione di grande carattere e dalle crescenti potenzialità qualitative, in cui i Tinazzi sono presenti dal 2001. Sotto la sua guida il gruppo produce vini d’alta qualità, venduti in 55 Paesi nel Mondo. Un’intuizione che ha portato l’azienda a diventare una delle più interessanti realtà della viticoltura italiana, con oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e un’ampia proposta di iniziative legate alla cultura contadina e all’accoglienza. Gli importanti premi internazionali, come i riconoscimenti di rinomate riviste come Wine Spectator, Wine Enthusiast e Decanter e gli ottimi punteggi dei critici Luca Maroni e James Suckling sono solo l’ultimo tassello della storia dei vini.